La mia valvola

Nella vita si hanno poche occasioni per scegliere e per sentirsi liberi, e io qui voglio essere libero.

lunedì 4 giugno 2012

Ringraziare i fascisti in mondo-visione

<<[...]desidero ricordare altri eccellenti Pastori più vicini a noi, che hanno impreziosito con la santità e la dottrina la Chiesa di Milano: il beato Cardinale Andrea Carlo Ferrari, apostolo della catechesi e degli oratori e promotore del rinnovamento sociale in senso cristiano; il beato Alfredo Ildefonso Schuster, il «Cardinale della preghiera», Pastore infaticabile, fino alla consumazione totale di se stesso per i suoi fedeli.[...]>>
Queste sono parole di Benedetto XVI a Milano, due giorni fa.
 

Il cardinale Schuster è stato quello che in occasione dell'invasione fascista in Abissinia , benedisse pubblicamente Mussolini e il suo esercito a Milano, e paragonò Mussolini a Cesare, Costantino, e altri grandi imperatori, e pronunciò queste parole: "In considerazione della fatidica alleanza dell'Italia e del Vaticano, agli italiani spetta il titolo onorifico di 'collaboratori e assistenti di Dio'.Noi lavoriamo insieme a Dio in questa missione neazionale e cattolica per il bene, soprattutto in questo momento in cui sui campi di battaglia dell'Etiopia la bandiera italiana porta avanti in trionfo la croce di Cristo [...] Pace e protezione divina al valoroso esercito che al prezzo del proprio sangue apre le porte dell'Etiopia alla fede cattolica e alla cultura romana!"

Io credo che ci sia qualcosa di marcio in tutto ciò.Queste sono cose non possiamo dimenticarci, non possiamo vedere in televisione con servizi di 10 minuti sui telegiornali , un discorso fatto da quella stessa chiesa che ha appoggiato il fascismo a suo tempo, il giorno della festa della repubblica, e ascoltare il ringraziamento ad un uomo presentato come un santo, e che tra l'altro è stato anche beatificato, che ha pronunciato parole indegne per una persona umana.
Tutto ciò avviene nella più totale ignoranza degli spettatori che, in pieno rispetto del modus operandi religioso, si bevono parole del genere, senza sapere nemmeno di cosa si stia parlando.

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